Watamu

Golfo di Watamu

Dopo il bellissimo safari che abbiamo finito, siamo arrivati a Watamu, per una settimana di riposo al mare, verso le 9 di sera, andando direttamente a cena e abbiamo avuto un piccolo shock. Il tipico ristorante d'albergo, con 200 - 300 posti, anche carino, ma proprio per il turismo di massa. Dopo le intime cene che avevamo durante safari, massimo 20 persone, che conoscevamo già tutte dopo i primi due giorni, questo era un ritorno nella realtà. Visto che non ci è arrivata una valigia che dovevano trasferirci dall'albergo Shanzu (i bagagli per il safari erano limitati a 10 kg/persona, visto che gli aerei erano piccoli), l'inizio non era il migliore, ma alla fine tutto è andato molto bene.

Foto panoramica della spiaggia di Watamu

Questa foto panoramica del golfo mi piace tanto ma ho commesso un errore: non ho fissato l'esposizione, e visto che per la prima foto, quella a sinistra, c'era meno luce, l'esposizione era più lunga, pertanto questa parte della panoramica risulta un po' troppo luminosa.

     

Watamu

L'albergo si trovava praticamente nel centro del paese, e abbiamo fatto due tre passeggiate per visitare i negozi e gli artigiani locali. Visitando la parte cristiana del paese, siamo finiti ad assaggiare il vino di palma in un, non so proprio se lo posso chiamare così, un bar. I tavoli e le sedie erano molto improvvisati, come si può vedere dalla foto, ed erano presenti anche alcuni paesani, in un ovvio stato "molto allegro" che ci hanno fatto anche troppa compagnia. Comunque, il vino di palma non ci è piaciuto molto.

      Cammello sulle strade di Watamu   

        

Rettilario di Malindi

Uno dei pomeriggi abbiamo visitato la città di Malindi che si trova a circa 30 km da Watamu, e tra l'altro abbiamo visitato il rettilario dove si possono vedere tanti coccodrilli, che si allevano e vendono come carne, ed i serpenti. Quel giorno mi sentivo molto coraggioso, che normalmente non sono, e mi sono fatto fotografare con un piccolo coccodrillo ed un bel serpente, lungo oltre un metro. Nel rettilario c'era anche la tartaruga Maria che ha oltre 100 anni e che è la principale attrazione per i bambini.

        

Un piccolo coccodrillo con il quale i turisti possono fare le foto      

Falconeria di Malindi

Nella falconeria abbiamo ammirato moltissimi uccelli, con i quali si potevano fare anche le foto (bastava indossare un guanto per proteggere la mano).

      lori in gabbia   

Fabbrica di legno

Nella fabbrica di legno situata alla periferia di Malindi si producono in modo artigianale varia oggettistica in legno pregiato. Ci sono circa 300 artigiani che lavorano nelle condizioni che, almeno a noi, sembravano molto precarie. Tutti ammassati sotto 5 tettoia, seduti per terra con gli utensili molto primitivi, ma tutti, senza eccezione con un grande sorriso sulla faccia. E le opere che escono dalle loro mani sono i veri capolavori. Ci sarebbe da imparare molto da loro.

   Due statuette in legno, un maschio ed una femmina   

Malindi

Qui ci sono alcune foto scattate proprio nel centro di Malindi, una città molto africana e molto musulmana. Nel centro si trova anche un mercato generale che ci è sembrato molto esotico, con tantissima gente che appena vede un turista chiede l'elemosina, a volte anche in un modo poco gentile e poco piacevole per lo stesso turista, al limite della minaccia.

        

Gede

Abbiamo visitato anche un sito archeologico del dodicesimo secolo e qui abbiamo visto anche un baobab, relativamente giovane e non tanto impressionante.

Gita in barca

Insieme con i nuovi amici, un giorno ci siamo avventurati in una gita con una barca, organizzata dai ragazzi locali che tutti parlavano italiano ed i partecipanti erano esclusivamente i turisti italiani, fiduciosi, contrariamente ai tedeschi e francesi che una gita simile hanno fatto in organizzazione dell'albergo, pagando di più e divertendosi molto di meno di noi.

        

        

Cena sociale

L'ultima sera a Watamu, si è organizzata una cena, sempre con i beach boys, in un ristorante locale. Si sono mangiati un ottimo risotto con il polipo e salsa di pomodoro, pesce grigliato (barracuda, che non ho mai assaggiato prima, è una assoluta squisitezza) e per finire l'aragosta. 25 euro a persona, incluso un po' di vino (mi mancava proprio un bicchiere) ed il trasporto dall'albergo.

  


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